Evidence Based

Lp-PLA2, un nuovo fattore di rischio per le malattie cardiovascolari

Il PLAC Test® si è rivelato determinante negli studi di riferimento che confermano la relazione di causalità tra Lp-PLA2 ed eventi cardiovascolari.

Il PLAC Test® identifica chiaramente il processo di malattia aterosclerotica ed è l'unico esame del sangue evidence-based che misura la Lp-PLA2, un marker specifico di infiammazione vascolare implicato nella formazione di una placca a rischio di rottura.

Il fenomeno della rottura della placca

  • Lp-PLA2 ha un ruolo chiave nella formazione della placca a rischio di rottura.5
  • Lp-PLA2 è una lipasi calcio-indipendente prodotta principalmente dai monociti/macrofagi che agisce idrolizzando la catena acilica sn-2 del substrato fosfolipidico (13) sulla superficie delle LDL (14), liberando lisofosfatidilcolina e acidi grassi ossidati. Queste due sostanze sono trigger importanti della cascata infiammatoria.
  • Quando le pareti delle arterie diventano infiammate, l’enzima Lp-PLA2 prodotto all’interno della placca è elevato.
  • Se la quantità di Lp-PLA2 è elevata, questo indica che la placca ha più probabilità di rompersi, causando un pericoloso coagulo di sangue che può provocare eventi cardiovascolari.


Sezione arteria con placca stabile e rotta

Una collegamento naturale

Nuovi studi genetici su una determinata popolazione evidenziano che una naturale carenza dell’attività della Lp-PLA2 protegge dalle malattie cardiovascolari. I dati emersi da uno studio su larga scala dimostra che la perdita di funzione dell’allele V279F, situato all’interno del gene Lp-PLA2 è associato ad una significativa riduzione degli eventi cardiovascolari negli individui colpiti. Questi risultati confermano l’esistenza di una relazione di causa-effetto tra Lp-PLA2 e CAD.1

Un potente predittore

Una meta-analisi che include 32 studi prospettici su 79,036 soggetti ha dimostrato che Lp-PLA2 era predittivo di malattie cardiovascolari (CHD) con una percentuale di rischio similare, in magnitudo, alla pressione sistolica ed al Colesterolo non-HDL.2

Un fattore di rischio indipendente

Il PLAC Test® è stato determinate nello studio LIPID, un Outcome Study a lungo termine che ha coinvolto oltre 6,500 pazienti, che dimostra come la riduzione dell’attività della Lp-PLA2 fosse un predittore altamente significativo nella riduzione di successivi eventi cardiovascolari.

  • Pazienti che hanno avuto una significativa diminuzione dei livelli dell’attività della Lp-PLA2 trattati con statine avevano più probabilità di maggiori benefici, con diminuzione di mortalità per malattie cardiovascolari ed attacchi cardiaci, come anche una diminuzione significativa di eventi cardiovascolari (p<0.001).
  • La diminuzione dell’attività della Lp-PLA2 può rappresentare oltra la metà dei benefici della pravastatina nello studio Lipid.
  • Questo studio suggerisce che oltre a misurare e trattare il colesterolo LDL, la Lp-PLA2 deve essere monitorata, prima e durante il trattamento per valutare la potenziale efficacia della terapia con statine e contribuire alla gestione completa del rischio cardiovascolare. In sostanza, la riduzione degli eventi cardiovascolari correlati con la diminuzione di Lp-PLA2, eleva il valore della LP-PLA2 a quello di un fattore di rischio per CHD.

Uno stretto rapporto

In uno studio sulla sindrome coronarica acuta con metodica con ultrasuoni intravascolare (IVUS), il follow up a sei mesi dei pazienti, ha evidenziato che il volume della placca ed i livelli circolanti di Lp-PLA2 sono stati ridotti.

La variazione assoluta del volume della placca è significativamente correlata con la riduzione dei livelli di Lp-PLA2 (r = 0,404, p = 0.009).4

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